Storie di formiche e di uno stagno...

Wednesday, November 07, 2007

L'arrivo al villaggio...

Era quasi mezzogiorno e il villaggio si apprestava a cavalcare la propria routine quotidiana. Alcuni cuccioli di formica giocavano allegramente nella piazzola del villaggio. Un chicco di grano rappresentava la loro palla.
Al comparire delle due formiche, tutto si fermò.
Vedere due formiche, con due sacche in spalla, e soprattutto, non lavorare a quell'ora del giorno, era del tutto anormale. Le piccole formiche cominciarono ad interrogarsi sui due strani individui.
Ma ecco scattare il piano di protezione. Le formiche soldato circondano i piccoli e si preparano in posizione di attacco sino a che una di loro esclamò:
"John, Jack!!! Siete tornati!!!"
Con lacrime di commozione, i nostri eroi si risentirono di nuovo a casa.

Fu così che la notizia si diffuse velocemente in tutti i rami del villaggio. Ogni formica era ora curiosa di ascoltare il segreto del viaggio e nessuno sarebbe mancato all'incontro serale davanti al falò del villaggio.

John e Jack proseguirono verso il capo del villaggio. Era lui il primo a cui il segreto andava svelato!!!

Thursday, October 11, 2007

Il ritorno...dopo 6 mesi

Il desiderio di condividere quanto vissuto era così grande che gli ultimi 3 giorni di viaggio erano stati affrontati senza soste. I nostri eroi, andando su e giù per le ultime colline prima di arrivare di nuovo al natio villaggio, osservavano con stupore ogni singolo particolare.

Qualcosa era cambiato...ma chissà forse era la stanchezza che faceva brutti scherzi, o forse chissà, gli occhi con cui guardavano la realtà erano adesso diversi, forse più consapevoli delle proprie potenzialità.

E' in questo scenario che finalmente ecco apparire la valle, quel laghetto sul lato sinistro...e il posto segreto. Sembrava che il tempo si fosse fermato. John scosse un pochino Jack e assieme tirarono un comune sospiro, gli occhi lucidi, contenti per essere di nuovo a casa, per poter finalmente condividere quanto di grande avevano portato indietro. Il sole volgeva quasi al tramonto. Alcuane ore ancora di cammino e poi finalmente a casa...ma i due nostri amici decisero di fermarsi su quell'altura, osservare la notte venire giù e meditare per un pò. Di comune accordo, decisero di passare la notte fuori e rimettersi in cammino il mattino seguente.

Sarà stata la luna piena, il cielo stellato...o la stanchezza...le due formiche si addormentarono in un secondo, sognando il loro ritorno al villaggio...il giorno seguente

Tuesday, April 24, 2007

L'inizio di un lungo viaggio...

Il rossore dei visi illuminati dalla legna ardente, il silenzio incombente della notte, la tensione di quei momenti che difficilmente si dimenticano nella vita. E' in questo scenario che John e Jack lasciarono dietro di se l'intero villaggio, con un fagottino sulle spalle e tanta adrenalina addosso.
Avevano sognato quel momento tante di quelle volte che gli sembrava quasi di ripercorrere qualcosa di già vissuto. Eppure, più le luci del villaggio si facevano piccine, più la nostalgia dei luoghi comuni riaffiorava negli occhi dei nostri eroi.

Eppure, quasi inaspettatamente, adesso avevano un'intero villaggio dalla loro. Erano riusciti a trasmettere la grandezza del loro sogno, la potenzialità del loro segreto e, anche le formiche più tradizionaliste, seppur non approvando appieno la loro scelta, speravano in cuor loro che John e Jack potessero avere ragione.

Mai nessuna formica aveva lasciato il villaggio ed era poi tornata indietro. Ma questa volta, quella cartina stropicciata e quella medaglia dalla forma strana erano in grado di far sognare anche la più neonata delle formiche. E' su questi pensieri che John e Jack si addormentarono sul cocuzzolo di quella montagna, che una volta oltrepassata avrebbe definitivamente oscurato la visione delle colline materne. La stanchezza prese il sopravvento e la notte venne giù senza dare un minimo di preavviso...

Sunday, February 11, 2007

Che freddo!!! Manca poco alla partenza...

"Ciao John".
"Ciao Jack. Ma che freddo fa!!!"
"Non dirlo a me, sento le punta dei piedi che ormai sono un unico pezzo di ghiaccio. Passami quella foglia..così mi copro un pò. Ecco... adesso va meglio, grazie"
"Allora, cosa mi dici di bello?"
"Di bello ci sta ogni giorno in cui ci svegliamo, sono le ore successive che a volte complicano tutto. Sai, la scorsa volta stavo pensando a come legare le mie ambizioni personali con quelle lavorative. Non è sempre facile."
"E cosa ha scoperto di nuovo?"
"Niente di significativo di quanto tu non sappia già. Fatto sta che mi sono dato una deadline entro cui decidere che strada prendere per il futuro. Sai, quanto faccio adesso mi piace, ma le mie passioni sono altre. Andare alla scoperta del mondo, motivare le formiche ad essere agenti di cambiamento..."
"Rieccolo che comincia, adesso comincia a parlare di cosa ha detto tempo fa Nelson Mandela o Maria Teresa di Calcutta...."
"Scherza scherza, un giorno vedrai, si ricorderanno anche delle frasi della "formica John"...
"...e magari scriverai un libro in cui tramandare i tuoi insegnamenti!!!"

E fu così che i nostri due amici cominciarono a ridere sopra le loro pindariche ambizioni. La temperatura era decisamente gelida e lo stagno presentava i bordi ghiacchiati. In quel silenzio, la leggera brezza del vento non faceva altro che irrigidire il clima, ma niente era in grado di scoraggiare i nostri cari amici.

"Sai John, ieri stavo dedicandomi al nostro nuovo progetto e ho fatto un passo in avanti. Penso che tra un mese, tutto sarà pronto. E, buona notizia, ho già accumulato gran parte di quello che ci serve per partire."
"Grande, sapevo che ci saresti riuscito. Da parte mia, ormai sono due mesi che accumulo granelli e sfruttando il mercato, dovremmo raggruppare un bel gruzzolo."
"Dai amico, manca poco...e poi anche il villaggio sarà informato. E' tempo di agire".
In un clima pieno di tensione i nostri due amici avvertivano il peso delle scelte che avrebbero compiuto tra breve.
Fu così che la giornata voltava al termine, ma con una novità in più. Il viaggio alla scoperta del "segreto"stava per cominciare....

Saturday, October 14, 2006

Il senso della patria...e le emozioni personali

"Hey Jack, come va? E' tanto tempo che non ci becchiamo".
"Siamo in tempo di alta stagione e come ben sai il mio dipartimento e' sempre sotto pressione in Autunno. Bisogna collezionare piu' scorte possibile per l'inverno e quindi, quello che vai a sacrififcare finisce per essere sempre il tuo tempo libero.Ma...sai, non ho smesso un minuto di pensare al nostro segreto. Sono sempre piu' convinto che dovremmo svelarne almeno una parte al villaggio, ma d'altra parte non voglio che tutto vada perso e quindi...coltivo dentro quel momento. Sogno quel momento ogni notte!!! E tu caro amico, come ti va?"

"Bene, anche noi siamo sotto pressione. Bisogna scoprire nuove zone su cui investire nei mesi invernali e abbiamo il nostro gran da fare. Sai, in questi giorni sono venute poche volte qui nel nostro posto segreto, sentivo di avere poco tempo e soprattutto di dovermi concentrare sulle cose pratiche del giorno...insomma, lavorare duro e sognar eun po' meno. E', penso che ogni tanto ci voglia anche concretezza, altrimenti si rischia di fare voli pindarici e di rimanere con la testa fra le nuvole!
E adesso, eccomi qui a riflettere un po'. Sai, mi fa piacere ribeccarti. Con gli orari che abbiamo e' sempre difficile trovare momenti in comune."
"E gia', e' proprio vero amico. Ma ora siamo qui e quindi godiamoci questo paesaggio".
E fu cosi' che i nostri due amici stettero ad osservare il tramonto della sera per svariati minuti senza nemmeno aprire bocca.

"Hmm... sai Jack, volevo condividere con te un episodio che mi ha fatto riflettere molto. Due giorni fa, sono andato alla cerimonia dell'Istituzione Regia. Ero di passaggio da quelle parti e ho preferito assistere al momento del ricordo dei caduti in guerra. Ci stavano tutti gli ufficiali delle formice guerriere e...c'e' stato un momento che difficilemente dimentichero".
"Racconta John"
"La pioggia scendeva giu' e c'era una formica soldatessa, che sotto il grondolio delle gocce d'acqua, sentiva emozioni fortissime. Me ne sono reso conto dalla gola che andava su e giu', da quegli occhi fissi e pieni di emozioni. In quel momento ho pensato quanto forte fosse stato per lei l'attaccamento alla divisa, all'ideale patriottico."
"Sai John, io non ho mai pensato di seguire quella carriera, ma posso provare ad immaginare.
Chissa' quale storia personale abbia portato quella persona a scegliere quela strada. Penso che quelle emozioni non si riferissero solo al momento del ricordo, bensi' abbiano toccato gran parte della storia personale di quella formica."
"Penso proprio che tu abbia ragione. D'altra parte, quanti sacrifici si fanno pur di seguire il proprio percorso. Se poi lo si fa servendo la patria in prima linea, tutto si amplifica."
"Ma non starai mica pensando i arruolarti, vero?"
"Jack, penso che quel giorno mai arrivera' per me. Non sarei capace di far male ad un moscerino!!!"
E i due amici si avviarono verso le ultime ore del tramonto... mentre la vita dello stagno andava lentamente addormentandosi per la notte.

Saturday, September 09, 2006

Nulla accade per caso...

"Jack, non ci crederai ma oggi mi sento proprio teso!!"
"Come mai John?".
"Sono proprio contento di essere qui adesso e di godermi questi minuti assieme a te...e al nostro caro stagno. Sai, a volte ci si sente come travolti dagli eventi e ... identificare momenti in cui ritrovare la tranquillita' necessaria, e' proprio di vitale importanza. Guarda quella foglia in mezzo al lago... naviga esattamente in mezzo ai riflessi del sole. Chissa' da quale albero e' venuta giu'. E ora, e' una barchetta per gli insetti. Che strana e' la vita. Si sa dove si nasce, non si sa mai dove si andra' a finire un giorno!!!."
"Hey John, ma ancora non mi hai detto come mai sei teso? Non ti ho mai visto cosi' riflessivo prima d'ora. Qualcosa che non va?"
"No, anzi. E' solo un momento particolare. Sai, oggi stavo compiendo i miei compiti. Ero in pattugliamento e di botto ci e' arrivata la notizia che uno dei nostri assitenti andra' via. Lo hanno trasferito in un altro posto. Partira' domani."
"E allora, qual'e' il problema?"
"Non c'e' un problema ti ho detto! E' solo che hanno chiesto a me di fare il suo lavoro, ma io non so se mi sento proprio pronto. O meglio, so che posso fare bene, ma sai, mi manca tanta esperienza per quel ruolo..."
"E cosa hai intenzione di fare?
"Andare avanti. So che e' una grande responsabilita' e di conseguenza, una grande opportunita' pr mettermi in gioco...e non mi tirero' indietro!! Ma.. nulla posso fare se sento molto la tensione..."
"Sai John, ho sempre pensato che in momenti come questi, quello che importa e' avere fiducia in se stessi e lavorare sodo. Se una formica da' tutta se stessa, in ogni occasione, le opportunita' che ne vengono fuori si moltiplicano. Non e' un caso che abbiano chiesto a te di prendere quel ruolo. Ricorda, nulla accade per caso nella vita, bisogna solo cogliere il momento giusto!!!"
"Sai Jack, hai proprio ragione. Devo continuare a concentrarmi su di me, su quello che posso migliorare e su come posso farlo. Sono contento di averti vicino amico!"
"Lo sono anche io...e sai il mio segreto? Ops scusami, il nostro segreto."
"Si, cosa gli e' accaduto?"
"Niente, non preoccuparti... lo ho solo messo in un posto al sicuro... e oggi, mentre lavoravo ho riflettuto molto su che significato dargli. Insomma, penso che dobbiamo dargli una vision".
"Una che?"
"Una vision. Un obiettivo. Una ragione di esistere. Non ha senso averlo solo per noi. Ho pensato: perche' non lo presentiamo a tutto il villaggio?
"Caro amico, vorrei sostenerti sin da subito, ma penso che ancora dobbiamo coltivare il nostro segreto...e solo quando sara' il momento opportuno lo rileveremo. Come tu ben dici, nulla avviene per caso nella vita, ma bisogna cogliere il momento giusto...e adesso non siamo pronti neanche noi per sostenerlo."
"Sai, forse hai ragione... meglio aspettare ancora un po'. Ma non vedo l'ora che quel giorno arrivi!"
"Certo amico mio, altrimenti che sognatori saremmo!!!"
E fu cosi' che anche una nuova giornata si concluse sotto i riflessi degli ultimi raggi del sole, in cui una foglia ondulante si divertiva ad interromperne la melodia...e in cui sogni e tensioni si intrecciavano nel pensiero dei nostri amici...

Sunday, August 27, 2006

I sogni e...il guadagnarsi da vivere

"Psssss, Hey, sono qua, dai vieni vieni..corri"
"Uno, due e tre, eccomi"
"Pensavo non venissi" disse John.
"Ma figurati, e' tutto il giorno che pensavo a questa sera" replico' Jack.
E cosi' i nostri due amici si ritrovarono nel loro posto segreto anche il giorno dopo ad approfondire la loro amicizia.
Dopo qualche minuto di profonda contemplazione del paesaggio, i due cominciano la loro chiacchierata giornaliera.
"Hey John, allora, raccontami il perche' hai cercato questo posto e cosa ha di speciale".
"Ok, fammi partire dall'inizio. Tu conosci bene la nostra routine quotidiana. Sveglia presto, preparazione e via, lunga giornata a seguire la colonna, alla ricerca del pane quotidiano...fino a sera. Poi, si rientra nelle nostre celle e ci si riposa per il giorno dopo. Non so come definirtelo, ma sin da piccolo ho sempre amato pensare di poter raggiungere le mie ambizioni, essere un capo, una formica realizzata, che ogni giorno vive cose nuove e che guida gli altri verso un mondo migliore e non mi sembra che questo tipo di vita possa darmi questo. E cosi' un giorno, mentre ero in ricognizione, sono passato di qua e ho avvertito una strana sensazione, quasi come qui ci fosse qualcosa di speciale... e alla fine era vero!"
"...era vero, in che senso John?"
"Beh, sai, e' proprio qui che io ho ricominciato a seguire nuovamente i miei sogni e.. non ci crederai, alla fine quello che si fa durante il giorno e' pressoche' lo stesso di prima, ma e' cambiato il modo in cui lo faccio, in cui lo vivo.
Vedrai, non esiste una spiegazione universale a questo, ognuno la vive in un modo differente, ma scambiarsi le proprie idee aiuta nel migliorarsi. Insomma, per dirtela in breve, poiche' non riuscivo a seguire i miei sogni nel posto in cui passavo la giornata, mi sono creato questo spazio tutto per me, dove poterlo fare liberamente. Naturalmente, non lo ho raccontato in giro, sai, quando parli di sogni pensano tutti che stai a perdere tempo, che ci sono cose piu' concrete da perseguire, che sei uno con la testa fra le nuvole. "I sogni non ti danno il pane a fine giornata!!", quante volte ho sentito questa frase. Quasi come se le due cose non potessere andare di pari passo. Guadagnarsi da vivere perseguendo i propri sogni. E' questo quello che tutti dovrebbero mettersi in quella capoccia!!!"
"Hey guarda la'!!!" esclamo' Jack.
"Calma calma, qui siamo al sicuro... e' solo lo stagno, che viene svuotato una volta a settimana. Gli umani si prendono l'acqua per irrigare i campi. Naturalmente non curandosi di quello che distruggono, ma sai, questo che sta attorno a noi e' un sistema, ed ogni cosa ha un suo posto. E cosi' l'acqua fa crescere le piante e le piante danno ombra e cibo per gli abitanti dello stagno. E' un ciclo!".
"E cosa capita se non ci sta piu' acqua nello stagno oppure se cambiano il percorso del canale?".
"Cosa accade? Accade che bisogna essere pronti a cambiare. REGOLA NUMERO 123 del CODICE DELLE FORMICHE "In caso di condizioni che alterano il normale cammino, seguire le istruzioni alternative dettate dal vostro superiore".
"E se il superiore non se ne accorge in tempo oppure sbaglia?"
"...vorra' dire che ne subiremo le conseguenze sulla nostra pelle"
"Quindi non dobbiamo fidarci del nostro capo?"
"Non ho detto questo! Probabilmente vuol dire che forse dovremmo guardarci intorno e anticipare i cambiamenti, conoscere meglio quello che ci circonda e avere tutti quanti un ruolo."
"Ascolta....lo senti?
"Si, cos'e'?"
"E' quello che ti ho appena detto. E' il richiamo delle rane. Prima che lo stagno venga svuotato, loro si muovono e si preparano a sfruttare la bassa marea per raccogliere i tesori nascosti sul fondale dello stagno"
"Ci sono tesori nello stagno?"
"Hey Jack, cosa sono i tesori se non le cose fuori dall'ordinario che ti capitano ogni giorno?"
"Questa mi piace! Ben detto!"
E i due si lasciarono andare nella contemplazione degli ultimi raggi di sole della giornata...

Wednesday, August 16, 2006

L'inizio di una grande amicizia...

Il riflesso degli ultimi raggi del sole della giornata, quelle ombre che vanno a confondersi con gli oggetti galleggianti presenti nello stagno, pensieri immersi nel tramonto serale...e' in questo scenario che John si accorge di essere spiato.
Qualcuno deve averlo seguito, ma chi? Difficile accettarlo, quello e' un posto segreto, che solo lui sa. Ecco dunque John, cominciare a fare qualche passo indietro, poi, saltare di balzo verso la postazione segreta. Uno, due, tre balzi ed eccolo, in posizione strategica, nella postazione di avanguardia, sul quel ramo di quercia a lui tanto caro. Ora si sente al sicuro, e soprattutto riesce a vedere chi lo stava osservando. I suoi movimenti sono stati cosi' rapidi da far perdere le tracce. "Hmm, la strategia di emergenza ha funzionato alla perfezione!!!".
Guarda un po', un'altra formica ha raggiunto il suo posto segreto. Ma chi sara'? Quale altra formica ha abbandonato la consuetudine di seguire solo la strada individuata dal capogruppo? Quale altra formica la sera, invece di ripararsi nel formicaio e riposarsi dopo una lunga giornata di duro lavoro, va in giro a curiosare? E' il caso di approfondire la sua conoscenza...
Ed e' proprio quello che John ha gia' in mente di fare. Eccolo allora, attraversare tutto il ramo in fronte a lui, prendere la foglia di salvataggio e lanciarsi all'interno del tunnel tracciato all'interno della nostra quercia ed in meno di pochi secondi scivolare esattamente alle spalle del nostro ospite.
"BOOM!!!"
Ed ecco entrambe le formiche rozzolare per terra. Ripreso dal colpo, John si alza subito in piedi e chiede allo sconosciuto "Chi sei?"
Pulendo il suo di dietro, e con una vocina terrificata il nostro ospite risponde "Mi ero gia' immaginato in paradiso, pensavo fossi uno di quei piedoni giganti degli umani. Di questi tempi, non c'e' da stupirsi se ti piombano in testa senza nemmeno che te ne accorgi!!Sono Jack, come vedi anche io una formica come te e stavo curiosando, cercando qualcosa, anche se non so di preciso cosa. E tu, cosa fai qua'?.
"In realta', io vengo qua ogni sera, amo questo posto e ... non riesco proprio a stare nel formicaio. E cosi', piano piano ho esplorato i dintorni e...un giorno sono approdato qui...questo e'...ok, te lo dico visto che ci sei arrivato, ...questo e' il mio posto segreto....o almeno, lo era fino a qualche secondo fa'!!! Sai, tutti pensano solo a lavorare, arrivare a fine giornata e dormire e si dimenticano di vivere fino in fondo la giornata. E invece c'e' tanto da vivere.....vivere e........ sognare....sai, io lo chiamo vivere sognando ad occhi aperti".
"Ehi John , sai anche io la penso spesso come te, ma ancora non ho avuto il coraggio di affrontare il tutto fino in fondo...pero', anche io ho qualcosa da farti vedere...visto che ho infranto il tuo segreto...".
Ecco Jack togliere qualcosa dalla sua tasca.
"Wow!!!" esclamo' John.
"E' qualcosa che un giorno ho trovato ai piedi di un albero. Sai, ho fatto i salti mortali per potere nasconderla e non dichiararla... il nostro capogruppo e' di una fiscalita'!!! Beh, se questo posto e' il tuo segreto, questo sara' il mio di segreto...e li conserveremo tutti e due sino alla fine. Che ne dici?"
"Amici".
"Amici".

Tuesday, August 15, 2006

Premessa

Ebbene si,
dopo aver buttato giu' un bel po' di pensieri, eccomi ad ideare qualcosa di nuovo che assumera' la forma di weblog. Di cosa si tratta? Beh, ho sempre avuto al passione della lettura e la voglia di comunicare con gli altri. Forse e' per questo che mi piace buttare giu' le mie idee e scriverle da qualche parte... ho inviarle con una lettera o una email ai miei amici piu' cari.
Ed ora, visto che stavo cercando qualcosa di nuovo da fare, ecco ad averlo trovato. Scrivere. Non saro' uno scrittore professionista, ma a me quello che importa e' di trasmettere quello che provo ogni giorno, quello che penso e quello che magari, chissa', puo' smuovere questo mondo verso un futuro sempre migliore.
Ecco allora due formiche, che mi vengono incontro in questo mio viaggio...e miei cari amici, non stupitevi se dietro le storie riconoscete un po' di voi....in fondo io non posso che prendere spunto dalla mia esperienza personale...e voi ne fate parte..:-)
Buona lettura...e ricordate, non ci sta mai un solo significato dietro quello che leggete...ma ne esiste uno per ogni persona su questa Terra... e chissa', magari un giorno ci ritroveremo da qualche parte a discutere di queste storie. Come al solito buon viaggio...e questa volta, il blog e' in italiano...
Gianpy